Si fa presto a dire stendipanni: quello che solo chi ha una certa familiarità con le faccende domestiche sa bene però è che di modelli di stendibiancheria in circolazione ce ne sono tanti, molto diversi tra loro e più o meno pratici e vantaggiosi a seconda delle proprie reali esigenze. Basti pensare, infatti, a quanto diverse siano le abitudini — sì, anche per quanto riguarda il bucato — di una famiglia, magari con bambini molto piccoli, e di un single che viva da solo: nel primo caso è piuttosto probabile che si faccia più di una lavatrice al giorno e che, quindi, si abbia bisogno di più stendini o, meglio ancora, di un solo stenditoio ma piuttosto capiente; nel secondo caso, invece, si potrebbero cercare soluzioni più smart, come stendini riscaldati o stendipanni elettrici che permettano di asciugare in poco tempo la biancheria. Si pensi anche a quanto diverse possono essere, ancora, le soluzioni ideali in una casa di campagna, con verande, balconi o altro spazio all’aperto dove fare asciugare i panni o in un monolocale in centro città dove gli ambienti sono piccoli, gli spazi limitati e non si ha disponibilità di stendere i panni all’aria.
Proprio a proposito vale la pena smentire subito un “falso mito”: non è vero che è sempre preferibile far asciugare i panni all’aperto, pena il cattivo odore che avrà la biancheria appena lavata. Tra i modelli di stendibiancheria più recenti ce ne sono di pensati anche per tutte quelle occasioni in cui stendere all’esterno è impossibile (per mancanza di spazio, perché vietato da regolamenti condominiali, a causa del cattivo tempo, eccetera) e che assicurano ottimi risultati finali e panni asciutti e puliti come se fossero stati stesi al sole.
Tanti modelli di stendibiancheria tra cui poter scegliere…ma come farlo?
Fortunatamente, come si accennava, le alternative disponibili sul mercato e tra cui poter scegliere sono ormai piuttosto numerose e non dovrebbe essere difficile trovare l’oggetto più adatto alle proprie esigenze…anche di budget!
Tra le altre premesse indispensabili, prima di addentrarsi nel mondo degli stendipanni e confrontare modelli, prodotti e schede tecniche, non può non esserci quella che riguarda appunto il prezzo di uno stendino: è quasi impossibile provare a individuare un prezzo medio; ci sono modelli di stendibiancheria che costano appena qualche decina di euro e che si trovano facilmente in vendita in qualsiasi negozio di casalinghi e altri (a struttura fissa, in legno, riscaldati, eccetera) che possono arrivare a costare, invece, fino a svariate centinaia di euro. Decidere prima il budget che si ha a disposizione per l’acquisto dello stendipanni potrebbe aiutare, insomma, anche a orientarsi nella scelta del modello che fa al caso proprio.
Stendipanni: le soluzioni versatili, adatte sia all’interno sia all’esterno
Lo stendino a cavalletto
La tipologia più comune di stendibiancheria, quella che non manca in quasi nessuna casa, è quella del cosiddetto stendino a cavalletto: ce ne sono in commercio di diverse dimensioni e con capienza diversa, ma si tratta in tutti i casi di stendipanni accomunati dalla presenza di tre diverse aree in cui è possibile stendere il bucato, una centrale e due laterali, richiudibili al bisogno. La praticità di questo modello sta soprattutto nel fatto che, una volta richiuso su se stesso, occupa poco spazio e può essere conservato in ripostiglio o in lavanderia, senza che si abbia bisogno cioè di riservagli un’apposito posto in casa. Aprire e chiudere uno stendino a cavalletto richiede poco tempo e quasi nessuno sforzo.
“Quasi” perché molto dipende, in ultima istanza, dal materiale con cui è realizzato. Normalmente è in materiale plastico o in alluminio, cosa che garantisce una certa leggerezza e, di conseguenza, una certa facilità anche nel trasportarlo e, appunto, nel maneggiarlo quando si tratta di aprirlo e richiuderlo. Ci sono stendini a cavalletto realizzati, però, anche in legno e che possono risultare decisamente più pesanti. Nella scelta dei materiali andrebbero tenuti in considerazioni anche altri fattori come se sarà necessario tenere lo stendipanni all’esterno (e, in questo caso, plastiche e metalli potrebbero risultare più resistenti) o se, al contrario, si sarà costretti a tenere negli ambienti di casa lo stendino (ragione per cui, per esempio, il legno potrebbe risultare un buon compromesso anche dal punto di vista estetico).
Gli stendipanni estensibili
Derivati dagli stendini a cavalletto sono i cosiddetti stendipanni estensibili: semplificando molto, si tratta di modelli di stendibiancheria che hanno, soprattutto nella parte centrale, delle stecche telescopiche, che è possibile allungare o accorciare al bisogno e che si rivelano molto utili sia quando si deve mettere ad asciugare lenzuola o altra biancheria di grandi dimensioni per esempio, sia per una famiglia numerosa che ha molto bucato da stendere.
Stendini a torre: come sono fatti e perché sono amati
Decisamente più di moda al momento, soprattutto quando si abbia bisogno appunto di uno stendipanni per numerose lavatrici e un bucato consistente, sono i cosiddetti stendibiancheria a torre. Si tratta di strutture mediamente complesse, con diversi appoggi ripiegabili che possono essere utilizzati per stendere panni di dimensioni anche molto differenti tra loro.
Molto più pragmaticamente, infatti, almeno i modelli di stendibiancheria a torre più recenti sono fatti in modo che, di volta in volta, si possa decidere quanti “ripiani” utilizzare, aumentando o diminuendo al bisogno lo spazio disponibile per il bucato. In qualche caso stendini come questi hanno anche appositi sostegni che permettono di appendere grucce e stampelle, nel caso per esempio in cui si voglia stendere in verticale una camicia.
Tra le ragioni per cui gli stendipanni a torre sono molto amati c’è, tra l’altro, il fatto che possono essere facilmente spostati da un posto all’altro della veranda o della casa, soprattutto se sono dotati di rotelle e che sono facili da coprire con appositi copristendino, anche riscaldati, cosa molto pratica in inverno o quando piove.
I modelli di stendibiancheria più adatti per stendere in casa
Stendini elettrici e stendini termici
Proprio gli stendini termici e gli stendini elettrici sono tra le soluzioni per il bucato più pratiche, in città e nei mesi freddi. A rigore c’è differenza tra l’uno e l’altro modello di stendibiancheria:
- se i cosiddetti stendini termici hanno, nella maggior parte dei casi, una sorta di copertura che va sovrapposta alla normale struttura dello stenditoio e che va richiusa completamente perché possa essere riscaldata e riesca a isolare in qualche modo lo stendipanni,
- gli stendini elettrici hanno, invece, un meccanismo ad hoc che permette ai singoli appoggi, ai singoli sostegni di riscaldarsi e trasmettere calore ai panni, asciugandoli velocemente e indipendentemente dalle condizioni esterne.
Può sembrare banale, ma quando si acquista uno stendipanni elettrico o termico va tenuto in considerazione che i consumi, legati all’utilizzo di elettricità, possono essere anche considerevoli.
Gli stendipanni da balaustra o radiatore
Tra le soluzioni per stendere in casa, comunque, non si possono non citare i modelli di stendibiancheria da balaustra o da radiatore. Si tratta di strutture medio-piccole che possono essere agganciate, appunto, al davanzale di una finestra o al termosifone e che permettono di stendere una piccola quantità di panni puliti, nel secondo caso accelerando tra l’altro i tempi di asciugatura proprio grazie alla possibilità di sfruttare il calore proveniente dal calorifero.
Vale la pena, proprio a proposito, di accennare almeno al fatto che i più moderni termosifoni verticali, anche quando non abbiano strutture appositamente ideate, possono essere sfruttati come scaldasalviette e per asciugare in caso di “urgenza” piccoli indumenti.
I modelli di stendibiancheria per chi stende all’esterno: corde per bucato e stendini a soffitto
Quando si abbia a disposizione molto spazio o un spazio all’esterno si dovrebbero prendere in considerazione, infine, tra i diversi modelli di stendibiancheria anche gli stendipanni a soffitto e le più tradizionali corde da bucato. Nel primo caso si tratta di strutture fissate al soffitto e dotate, semplificando molto, di un sistema di scorrimento che permette di allungarle o restringerle al bisogno. Anche nel caso delle corde da bucato c’è un sistema a scorrimento, ma funziona in orizzontale e le rende ideali da installare tra due aperture, per esempio, o su un balcone.